La primavera è alle porte! Terminate le ultime potature, è questo il momento di intervenire in modo appropriato sul tappeto erboso.
Il prato è un elemento molto importante del nostro giardino, è il luogo che ci permette di vivere pienamente con la natura, ci accoglie nel momento del riposo, della lettura e del divertimento con i nostri bambini. Viviamolo il più possibile e non temiamo di rovinarlo: basterà adottare delle semplici cure durante l’anno per averlo sempre in ordine e in salute.
Le cure primaverili sono arieggiatura, trasemina, concimazione e, infine, il taglio dell’erba.
ARIEGGIATURA
Viene praticata con un rastrello specifico che fora e incide il terreno allo scopo di ripulire il prato dal muschio e dal feltro invernale formato dai fili secchi e dai residui dei tagli dell’erba dell’estate precedente. In questo modo si favorisce il passaggio dell’aria, della luce, dell’acqua e del nutrimento, rendendoli più disponibili per il prato.
TRASEMINA
Serve a rinfoltire i punti dove l’erba è molto rada o assente. Questa operazione si esegue lavorando il suolo per pochi centimetri (2-5 cm) con un forcone o una vanga; si aggiunge terriccio con sabbia, si mescola e livella il terreno con un rastello, infine, si semina e si rulla.
LA CONCIMAZIONE, il cibo di cui si nutre il prato.
In una stagione vegetativa il prato ha bisogno di cinque distribuzioni di concime nei mesi di marzo, maggio, giugno, settembre e novembre.
Per ogni stagione esiste il concime adatto: in primavera ed autunno si usa un concime rinverdente con effetto stimolante, in estate un concime di mantenimento a lenta cessione.
Lo spargimento non è difficile, ma è importante attenersi alle dosi consigliate sulla confezione del prodotto e cercare di distribuirlo nel modo più uniforme possibile.
TAGLIO DELL’ERBA
È l’operazione che ci impegna tutta la stagione, da marzo a dicembre. Nel periodo primaverile di forte crescita va fatto ogni settimana, nel periodo estivo a cadenza quindicinale.
Il prato va tassativamente tagliato all’altezza di 5/6 cm, NON PIU’ BASSO, altrimenti si dirada e si indebolisce lasciando spazio di crescita alle erbe infestanti.
Siete ora pronti per prendervi cura del vostro tappeto erboso, ma se avete ancora dubbi o domande, potete sempre rivolgervi al vostro giardiniere di fiducia.