La cura

Siamo alla metà del mese di agosto, l’estate comincia a dare i primi segni di allentamento, le giornate si accorciano, il caldo torrido diminuisce, un po’ di pioggia è già caduta e si spera che ne arrivi ancora.

Purtroppo, ci sono stati degli eventi atmosferici estremi: grandinate, vento, bombe d'acqua. Questi eventi ormai sempre più frequenti in tanti periodi dell’anno provocano danni, anche gravi, a tutto il mondo vegetale.

Luglio e agosto sono i mesi in cui le operazioni di giardinaggio si riducono al minimo, ma è in questo periodo che si deve, o si dovrebbe, prestare più attenzione ed osservare bene tutte le piante e il prato del nostro giardino. Questo perché, per le piante, è il momento in cui vengono messe maggiormente sotto stress da caldo, siccità, venti forti, aumento di patogeni, insetti, funghi e piante infestanti.

È in questo momento che si vedono i risultati di un buon lavoro di cura e manutenzione fatto in precedenza: se le piante stanno bene, saranno in grado di difendersi dagli attacchi dei patogeni ed oltrepassare quasi indenni questa stagione.

A noi invece, spetta, come detto, controllare e verificare che non ci siano situazioni critiche e, in questo caso, intervenire direttamente o tramite professionisti.

A seguito della grandine sarà nostro compito tagliare eventuali rami danneggiati o pericolanti, fare pulizia del fogliame caduto e trattare con fungicida a base di rame.

 È sugli alberi che vorrei fare un breve inciso, soprattutto in merito a quelli medio-grandi: le piante sono una parte fondamentale della natura; è infatti tramite essi che si è sviluppata la vita sulla Terra. Essi purificano l'aria dalla polvere e dai vari inquinanti che le attività umane immettono nell'atmosfera, producono l'ossigeno che noi e tutti gli animali respiriamo, combattono con l’ombreggiamento e la traspirazione l'innalzamento della temperatura soprattutto nelle città, sono barriere frangivento nelle campagne, sono la casa di tanti esseri viventi. Da studi fatti in questi ultimi anni dall'università di Bologna, a titolo esemplificativo, si è appurato che vivere in città o in paesi con una buona quantità di alberi migliora la qualità della vita sociale; negli ospedali immersi nel verde, la degenza media per la stessa malattia è inferiore rispetto a quelli senza giardino e alberi; o ancora, lavorare in una fabbrica o in un ufficio con la presenza di piante sia all'interno che all'esterno aumenta il benessere e la produttività dei lavoratori.

Da tutto quanto sopra esposto spero che tutti, nel proprio ruolo, lavorino per aumentare il numero delle piante presenti sul territorio e le curino al meglio. È necessaria una struttura verde collegata che faccia rete, formata dai parchi pubblici, privati, condominiali e nelle singole abitazioni, le fasce boscate dei fiumi e delle campagne. Questo progetto di rivalutazione e ampliamento del verde e delle piante fa anche parte di uno dei capitoli finanziati dall'Europa per l'innovazione e la ripresa economica, culturale e sociale di ogni comunità.

Ognuno di noi può fare molto, tanti piccoli gesti messi insieme possono creare grandi cambiamenti.