Lavori di fine estate e autunnali

Abbiamo visto come il giardino abbia la necessità di essere curato e, a seconda del periodo, ci sono dei lavori e degli interventi specifici che in questa rubrica cerco di descrivere. Il periodo autunnale, da settembre a novembre, è il più indicato per riordinare e riqualificare le aree che hanno risentito dei forti sbalzi di calore e dei temporali tropicali di questa torrida estate.

La siepe

Per quanto riguarda la siepe, è il momento, per chi non l’ha ancora fatto, o per chi vuole, di ripetere il taglio o la potatura.

Il caldo estremo che provoca le scottature si è ormai placato e si può intervenire: concimare le siepi e il resto delle piante del giardino con concime adatto alla stagione, addizionare al terreno solfato di ferro e terriccio acido sotto le piante acidofile, e ripristinare le pacciamature, cortecce e lapillo ove necessario.

Il prato

La prima cosa da fare è una buona concimazione per aiutare il prato a riprendersi dagli stress estivi dati dal caldo e dal calpestio.

Nel caso ci siano stati dei danni causati da malattie o infestazioni da malerbe, che abbiano lasciato dei buchi tra l’erba, si può intervenire da metà settembre a fine ottobre riempiendo i vuoti con la trasemina.

Se la parte rovinata è una piccola porzione, si può arieggiare tutto manualmente, con un rastrello arieggiatore; con una macchina, se la superficie è grande. Nelle parti più rovinate, si deve rompere la crosta per la profondità di 1 cm circa e seminare interrando il seme, ricoprendolo poi, con uno strato di terriccio e sabbia specifico per il prato, di almeno mezzo centimetro.

Lavori straordinari

Questo è il periodo migliore, fino a fine ottobre, per lavori straordinari quali il rifacimento completo del tappeto erboso.

Le procedure di esecuzione sono diverse a seconda della situazione iniziale del prato; a seguire alcune tra le più frequenti, da valutare comunque con un professionista.

Prato vecchio

Le malerbe che infestano i prati (ad esempio pabbio, gramigna, erbacce perenni, ecc.) vanno eliminate scegliendo un diserbo ad azione totale e residuale con due interventi a distanza di 15 gg uno dall’altro. Quindi si lavora il suolo fino ad una profondità di 10-15 cm.

Sarebbe buona cosa distribuire, sopra la superficie ormai spoglia, 1-2 mt cubi di sabbia e terriccio ogni 100Mq.

Con le lavorazioni, questi si andranno a mescolare con la terra; lasciare per 10-15 giorni il suolo grossolanamente lavorato a prendere aria; a seguire, lavorare finemente, livellare, concimare, seminare, rullare. Poi, tenere bagnato frequentemente il terreno in assenza di piogge. In 10-15 giorni, l’erba dovrebbe iniziare a germogliare.

Carotatura del prato

In una situazione iniziale come la precedente con un suolo abbastanza livellato, dopo qualche giorno dall'operazione del diserbo, si può intervenire con una macchina carotatrice che realizza una grande quantità di fori per metro quadrato con una profondità di 3-4 cm, estraendone il terreno in piccoli cilindri.

A seguire, sempre seminare, concimare, rastrellare, rompere cilindri di terra derivati dalla carotatura e spargere la terra risultante sopra alla semina e rullare. Questa operazione ha il vantaggio di rendere fruibile prima il giardino, e costa normalmente circa la metà della prima.

Prato nuovo e piantumazione piante

Per realizzare un prato nuovo, si procede come nel primo caso; se la terra viene riportata, è bene controllare che abbia un’altezza di almeno 25-30 cm e che sia di buona qualità.  Quando si realizza un prato nuovo è consigliabile prevedere un impianto di irrigazione, che farà risparmiare acqua e tempo. Il prato, in ordine di esecuzione lavori, è l’ultimo che viene realizzato dopo la piantumazione delle siepi, degli alberi e la realizzazione delle aiuole.